domenica 25 febbraio 2007

Reinstallare il protocollo TCP/IP

In Microsoft Windows XP lo stack TCP/IP è considerato un componente fondamentale del sistema operativo, che non è possibile rimuovere. Quando si visualizza l'elenco di componenti per un'interfaccia di rete, è possibile notare che il pulsante Disinstalla è disattivato quando è selezionato il protocollo Internet TCP/IP. In casi estremi la reinstallazione dello stack TCP/IP può rappresentare la soluzione più appropriata a questo problema.

L'utilità NetShell consente di ripristinare lo stack TCP/IP allo stato precedente, ovvero lo stato in cui si trovava al momento dell'installazione del sistema operativo. In questo articolo viene descritto come utilizzare NetShell a questo scopo.

L'utilità NetShell (netsh) è un'interfaccia di scripting della riga di comando per la configurazione e il controllo del funzionamento in rete di Windows XP. L'utilità costituisce per l'utente un'interfaccia interattiva della shell di rete.

In Windows XP è disponibile un comando reset nel contesto IP dell'utilità NetShell. L'esecuzione di questo comando comporta la riscrittura permanente delle chiavi del Registro di sistema utilizzate dallo stack TCP/IP e ottiene lo stesso risultato raggiunto mediante la rimozione e reinstallazione del protocollo.


Sintassi ed esempi del comando

netsh int ip reset [nome_file_di_registro]

Perchè il comando venga eseguito correttamente, è necessario specificare un file di registro in cui le azioni intraprese da netsh possano essere registrate. Ad esempio, al prompt dei comandi digitare uno degli esempi di comando elencati di seguito.

netsh int ip reset resetlog.txt
netsh int ip reset c:\resetlog.txt

Lo stack TCP/IP verrà quindi ripristinato nel sistema e le azioni effettuate verranno registrate nel file di registro resetlog.txt. Nel primo esempio il file di registro viene creato nella directory corrente, mentre nel secondo esempio viene utilizzato un percorso per stabilire la destinazione del file di registro. In entrambi i casi, se il file di registro specificato esiste già, il nuovo registro verrà aggiunto alla fine del file esistente.


L'esecuzione del comando netsh winsock reset potrebbe influire negativamente sui programmi che accedono o controllano Internet come antivirus, firewall o client proxy. Se dopo l'utilizzo di questa soluzione un programma non funziona più correttamente, reinstallare il programma per ripristinarne la funzionalità.

sabato 24 febbraio 2007

Google Desktop più ricco

Google aggiunge nuove funzionalità a Google Desktop. Ai maligni che sostengono essere una mossa per contrastare Windows Vista, la società risponde che non è vero!

Erano in fase di sviluppo da tempo, a prescindere dal lancio del nuovo sistema operativo Microsoft. Questa la tesi di cui si fa scudo Google. Sta di fatto che la utility di casa, Google Desktop, offre ora tantissime nuove funzionalità. La barra laterale, per esempio, prevede la visualizzazione di diversi strumenti, tra cui calendari, orologi, etc. Insomma, qualcosa di simile a quanto è possibile vedere sulla scrivania dell'ultimo nato di casa Microsoft.

Google sostiene che le novità introdotte sono la risposta alle richieste dei propri utenti e nulla hanno a che fare con Vista. Oltretutto, e questo verrà sicuramente apprezzato dai consumatori, l'applicazione Google è utilizzabile anche sui vecchi sistemi operativi, come Windows 2000 o XP.

Google mette tra l'altro a disposizione di tutti un kit specifico grazie al quale chiunque può realizzare nuovi gadget per l'applicazione. Nel kit c'è il cosiddetto Google Desktop Gadget Designer, un ambiente di lavoro per realizzare piccole applicazioni da aggiungere sul proprio Google Desktop.

venerdì 23 febbraio 2007

Collaborazione tra SKY e Google Video

Nei giorni in cui YouTube si trova in difficoltà per le vicissitudini vissute con Viacom e CBS, Google Video Italia trova invece un nuovo alleato nella televisione satellitare SKY. L'annuncio giunge direttamente dal blog ufficiale di Google: «da oggi puoi vedere numerosi video offerti da SKY Italia direttamente su Google Video. Ogni settimana infatti SKY caricherà nuovi, interessanti filmati ricercabili anche attraverso la nostra piattaforma Google Video. Questi contenuti verranno selezionati da programmi trasmessi nei canali satellitari SKY Cinema, SKY Sport e SKY TG24».

SKY ha predisposto una pagina apposita sul proprio sito SKY Life promettendo filmati molto variegati che esordiscono al momento con nomi quali Leonardo Di Caprio, Robbie Williams, Anne Nicole Smith e l'accoppiata Ale e Franz. Tra le parti è attivo fin da ora uno scambio di link con l'homepage di Google Video dotata di focus su Sky Life e il sito SKY con modulo di ricerca e link alla homepage Google Video.

mercoledì 21 febbraio 2007

Wikipedia sarà messa al bando?

Una norma per proteggere i bambini in Rete, potrebbe decretare la fine di Wikipedia. L'ultima legge in materia di Internet ideata dal senatore statunitense Ted Stevens, con lo scopo di proteggere i bambini dagli avvoltoi informatici, potrebbe infatti decretare la fine della popolare enciclopedia online, almeno stando a quanto riportato da Computerworld.

La proposta di legge del senatore, tra le altre cose, obbliga ogni scuola o biblioteca che riceve sussidi per Internet a bloccare l'accesso a "siti Web interattivi". Secondo Computer World, sarebbero inclusi tutti i social network, i blog e ovviamente Wikipedia. Anche MySpace sarebbe certamente vietato. Il peccato di Wikipedia è di essere interattiva, e secondo la proposta di legge di Steven rende possibile per un pedofilo adescare un ragazzino. L'interattività, a quanto pare, rende possibili queste cose.

Se la proposta di legge passerà, bruciare i libri interattivi diventerà una moda nel "paese della libertà". Una utile azione simbolica per proteggere i bambini dai pericoli delle enciclopedie.

lunedì 19 febbraio 2007

Microsoft rilascia in beta MSN Soapbox

È stata rilasciata nei giorni scorsi la prima beta pubblica di MSN Soapbox, un servizio di video online con il quale Microsoft intende entrare in competizione diretta con YouTube.

Come YouTube, Soapbox consente agli utenti l'upload di video in qualsiasi formato, con la possibilità di aggiungervi tag e categorizzazioni, così da renderne più semplice il reperimento. La differenza con il servizio offerto da Google è che la visione e la ricerca possono avvenire nella medesima schermata. Soapbox, tuttavia, al momento funziona esclusivamente con Internet Explorer e non supporta Firefox.

Al momento, secondo la stampa americana, Microsoft si è limitata al rilascio della beta senza accompagnarla da alcuna particolare presentazione o commento. Resta perciò poco chiaro come mai per questo servizio la società abbia deciso di utilizzare il brand MSN invece di Live, cosa che sarebbe in realtà più in linea con le politiche in area Web 2.0.

Google Apps for Your Domain al via?

Secondo quanto riporta la stampa statunitense, Google starebbe facendo gli ultimi ritocchi all'integrazione di Docs & Spreadsheets nel suo Google Apps for Your Domain.

Si tratta, secondo quanto è dato al momento di sapere, di un ulteriore passo verso la realizzazione di una suite completa di applicazioni per il mondo business, rese disponibili in modalità hosted. Per altro, sempre secondo le indiscrezioni, il rilascio di Google Apps for Your Domain sarebbe davvero imminente, tanto che c'è di chi ne fa una questione di giorni.

La soluzione integrerebbe dunque elaboratore testi, foglio di calcolo, posta, instant messaging, caledario e pianificazione online. Alle aziende l'opportunità di erogare tutti questi servizi con il loro dominio Internet, concedendoli in utilizzo ai loro utenti.

La soluzione al momento sembra interessare in modo particolare le università statunitensi, che negli ultimi mesi hanno gradualmente implementato le diverse applicazioni presenti in Google Apps, offrendo, ad esempio, caselle Gmail a tutti i loro iscritti.

L'implementazione delle nuove soluzioni sembra dunque una interessante opportunità.

Da parte sua, pare che Google stia valutando l'opportunità di affiancare ai servizi base gratuiti, anche opzioni più sofisticate, a pagamento e indirizzate in modo più specifico alle realtà di più grosse dimensioni.

sabato 17 febbraio 2007

Sconosciuta usabilità

«Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer, risoluzione 800x600». Quante volte lo abbiamo letto (e scritto... chi è senza peccato scagli la prima pietra)? La frase è composta da due paradigmi: mentre il secondo è stato superato con una adeguata organizzazione della pagina e del codice, e tale nozione è entrata ormai nell'abbeccedario del webmaster comune, il primo paradigma rimane, contro ogni attesa e logica, ancor sempre pesantemente valido. Come molti temevano, l'uso di un browser piuttosto che di un altro è una abitudine che regolamenta gli standard più di ogni autorità, e se anche oggi Internet Explorer risulta essere in calo verticale rispetto all'arrembante concorrenza dei "piccoli" Firefox, Netscape, Opera e Safari, la sua legge sembra rimanere valida nel mondo del Web. Ora come ora, insomma, 50 milioni di Firefox non sono sufficienti a scalfire il dubbio della maggior parte di coloro i quali mettono insieme l'HTML delle proprie pagine.

È questa la conclusione a cui è giunto il gruppo SciVisum il quale, dopo una ricerca volta ad indagare circa la compatibilità dei siti Web inglesi con i vari browser esistenti, ne ha dedotto come ancora molti siti siano ancora solo e sempre ottimizzati per Internet Explorer. Per estensione è molto facile ipotizzare simile situazione anche in paesi che non siano la sola Inghilterra. In Italia la notizia è stata riportata inizialmente da vnunet.it, che sentenzia nella propria analisi: «senza rispettare i dettami del W3consortium, i Web devoloper si dimenticano del buon senso: non è logico snobbare la visualizzazione di un browser come Firefox forte di 50 milioni di download, e oggi secondo browser più popolare dopo Internet Explorer»; The Register qualche giorno prima riportava, in riferimento alla ricerca SciVisum, il senso di sorpresa espresso dal Human Factors International (gruppo che si occupa di usabilità gestendo corsi informativi e prodotti editoriali sul tema); PC Pro chiosa invece «Internet rimane più facile per Explorer».

I dati raccolti dal gruppo SciVisum evidenziano come la maggior parte dei siti Web non sia ottimizzata per una visualizzazione estesa delle pagine su ogni navigatore, e addirittura un sito su dieci sia inibito dalla visualizzazione tramite un browser quale Firefox (paginate bianche ed altri errori vari). Tale problematica sarebbe dovuta al fatto che ben il 7% dei siti Web monitorati abbia codice al di fuori delle raccomandazioni W3C e contemplato solo dalla visualizzazione con Internet Explorer. La ricerca è supportata inoltre da esempi eccellenti, uno dei quali addirittura residente sotto dominio governativo .gov.uk.

Non si può ovviamente fare di tutta l'erba un fascio e sicuramente tra i webmaster professionisti sono ormai pochi quelli che ignorano l'elementare regola della compatibilità del codice. Il Web è fatto però perlopiù di webmaster improvvisati, di persone che si avventurano sul codice con il semplice scopo di mettere online i propri contenuti senza troppe pretese. Ed in questa anarchia fatta di una mancata erudizione delle regole basilari del Web, Internet Explorer si impone come regola ed arbitro degli standard non autorizzati ma reali. Tale situazione non è certo nuova ed è anzi probabilmente in calando rispetto ad alcuni anni or sono quando il browser Microsoft dominava incontrastato il mercato. Ma nel momento in cui la coscienza di un uso più consapevole della navigazione ha spinto molti ad approdare a Firefox con lo scopo di avere a disposizione un mezzo più affidabile e sicuro, l'assenza di un codice uniformato agli standard vede molti navigatori in difficoltà. Tale difficoltà, specularmente, si riflette sui siti non contemplanti una giusta compilazione del codice: nel momento in cui un utente si trova una pagina mal formattata o addirittura paginate di errore, automaticamente il webmaster perde un visitatore ed i contenuti perdono un lettore.

SciVisum non si limita a fotografare l'errata impostazione della maggior parte dei webmaster, ma suggerisce il primo passo da compiere per tentare di regolarizzare la situazione e migliorare la navigabilità del Web: secondo il gruppo bisogna infatti innanzitutto ottemperare alle specifiche dettate dal W3C in quanto a Cascading Style Sheets 2 (CSS2). A supporto delle tesi avanzate, SciVisum riporta inoltre la quantificazione della penetrazione di Firefox sul mercato valutandola circa al 7-8%. In un paese quale la Germania, però, il browser della Mozilla Foundation tocca una punta di quasi il 25%, il che significa che in Germania un utente su 4 (quell'utente che per scelta personale ha deciso di privilegiare la propria sicurezza mettendo da parte un browser da più parti indicato come causa primaria dei problemi oggi presenti sul Web) ha concreta difficoltà a navigare a causa della mancata compatibilità di troppi siti con gli standard imposti.

Il problema dell'usabilità rimane dunque primariamente un problema di conoscenza e di informazione. Se ogni webmaster sapesse che basterebbe seguire poche semplici regole per avere un sito Web perfettamente visitabile da chiunque, probabilmente nessuno si tirerebbe indietro e nessuno, soprattutto, si impegnerebbe ancora in un fastidioso «Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer, risoluzione 800x600». O superiori.

Microsoft abbandona il Times New Romans

Il cambiamento, per quanto esclusivamente formale, non è di poco conto: dopo anni di Times New Romans, infatti, Microsoft cambia il proprio carattere predefinito in Office e si affida ad una new entry: Calibri, di Lucas de Groot. Calibri non è però l'unico font a comparire nella lista di quelli precaricati in Office: completano la serie Candara, Constantia, Corbel (Sans-Serif) e Consolas («monospaced»).

La notizia è stata segnalata da Webnews.HTML.it ed assume un certo rilievo nei giorni in cui Microsoft Office 2007 inizia ad affermarsi sul mercato.

Seguono alcuni esempi dei nuovi font Microsoft:

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Eccoci qui! Inauguriamo oggi Dantius Journal, il blog di ArchiLogica dedicato al mondo dell'Information Technology.

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