domenica 15 gennaio 2012

Firefox Extended per imprese e istituzioni

Mozilla si accinge a varare tra fine gennaio e inizio febbraio il progetto Extended Support Release (ESR) che renderà Firefox un browser con supporto esteso nel tempo.

Firefox ESR sarà una versione del popolare browser destinata alle imprese, alle pubbliche amministrazioni, alle istituzioni universitarie o comunque a tutte le organizzazioni che desiderano gestire centralmente il deployment di Firefox e non apprezzano la recente politica di release con cadenza troppo ravvicinata. Nei piani di Mozilla, ESR sarà oggetto di una sola release all'anno: nell'arco dei dodici mesi verranno rilasciati gli aggiornamenti di sicurezza necessari, ma non verranno introdotte modifiche alla piattaforma.

Con Firefox ESR Mozilla rende disponibile uno strumento per semplificare l'operatività di tutte quelle organizzazioni che non hanno tempo di certificare per i loro ambienti operativi ogni nuova release di un prodotto e necessitano dunque di un supporto a più lungo termine per ciascun rilascio. Ciascuna release dovrebbe durare 54 settimane e ogni nuovo rilascio dovrebbe coincidere in ogni caso con quelli consueti di Firefox. Tra il fine vita di una release e il rilascio di quella nuova ci sarà un lasso di sovrapposizione di 12 settimane, così che le aziende abbiano il tempo e il modo di verificare gli aggiornamenti e un ulteriore periodo di 12 mesi per la transizione definitiva.

La prima ESR di Firefox poggerà sulla versione 10 del browser. Le denominazioni successive seguiranno la numerazione della release del browser sulla quale sarà basata la ESR. Gli aggiornamenti di sicurezza saranno garantiti per tutte le vulnerabilità classificate come "critiche" e "high", mentre per altri eventi di minore importanza la disponibilità dell'aggiornamento verrà considerata discrezionale. La versione ESR sarà solo per sistemi desktop, non arriverà in versione mobile e non riguarderà Thunderbird.

domenica 8 gennaio 2012

Aggiornare i software con CNET TechTracker

Nei computer, specialmente quelli utilizzati con una certa assiduità, si arriva facilmente a installare anche qualche centinaio di programmi applicativi. Sarebbe utile poter lavorare sempre con le loro versioni più recenti, perché il farlo comporta diversi vantaggi:

  • i programmi non hanno più le anomalie e i malfunzionamenti segnalati dagli utenti;
  • si gode delle nuove funzionalità aggiunte dagli sviluppatori;
  • si riducono i rischi derivanti da eventuali falle del codice, che rendono vulnerabili le applicazioni e i sistemi che le ospitano.

C'è un problema pratico, però, che non rende semplice questa scelta. Il controllo automatico degli aggiornamenti viene eseguito solo per Windows e per un numero molto ridotto di applicazioni che forniscono questa funzione. Per verificare se gli altri programmi sono aggiornati, bisogna navigare nel sito Internet del produttore, trovare la relativa pagina Web e rilevare il numero di versione. Se è più recente di quella del programma installato nel computer, si preleva il file e lo si installa. Farlo per tutti i programmi, però, è oneroso in termini di tempo, soprattutto se si ripete l'operazione periodicamente.

CNET TechTracker è una semplice ma efficace applicazione gratuita che colma questa mancanza. Il suo scopo, infatti, è controllare automaticamente tutti i programmi installati sul computer per individuare quali sono quelli da aggiornare.

Il lavoro si svolge in tre fasi. Nella prima viene lanciata una scansione del sistema per rilevare i programmi installati e la loro versione. Nella seconda, queste versioni vengono confrontate con quelle aggiornate presenti nei server di CNET. Nella terza fase viene generata una pagina Web personalizzata con le applicazioni da aggiornare e i collegamenti ai file per l'installazione delle nuove versioni. Nelle opzioni del programma si può impostare che la scansione avvenga automaticamente, con cadenza periodica, o manualmente ogni volta che lo si desidera.

Per utilizzare a pieno il servizio occorre registrarsi al sito di CNET con un indirizzo di posta elettronica valido e una password.

CNET TechTracker è scaricabile facendo riferimento al seguente indirizzo.

sabato 7 gennaio 2012

Google Chrome diventa predittivo e più sicuro

Per Chrome, il browser targato Google sempre più diffuso fra gli utenti, sono in arrivo interessanti novità. Un intervento sul blog ufficiale della società di Mountain View ha annunciato un update, per ora disponibile in beta release, che renderà non solo la navigazione più rapida, ma addirittura predittiva.

Chrome annoverava già fra le sue funzioni Instant Pages, un sistema di pre-caricamento dei siti Web simile a Google Instant sull’omonimo motore di ricerca. Nella beta appena rilasciata, Instant Pages si trasforma in Omnibox, una combinazione tra la barra di ricerca e quella degli indirizzi. Omnibox è associato a una feature di pre-rendering per i siti visitati più di frequenza, in modo che il caricamento anche delle pagine Web più pesanti sia rapido e indolore. Qualsiasi sito visitato almeno una volta, e quindi disponibile per l’auto-completamento sulla barra degli indirizzi, verrà pre-caricato durante la digitazione per un’esperienza Internet senza attese.

A livello di sicurezza, invece, Chrome compie un passo in avanti nella lotta al malware in Rete implementando nelle specifiche di Safe Browsing una novità che assisterà soprattutto gli utenti alle prime armi o particolarmente distratti, spesso colti in fallo con il download di falsi antivirus.

Google ha rilevato un aumento di tutti quegli exploit che richiedono la collaborazione inconsapevole dell’utente, tratto in inganno durante l’installazione di normale software. Ora il browser è in grado di analizzare da sé i file con estensione .exe o .msi e, qualora vi siano sospetti che si tratti di un pacchetto dannoso, l’utente verrà avvisato prima dell’installazione.

Lo scorso dicembre Chrome, stando a quanto rivelato dai dati di StatCounter, si è guadagnato l’ambito titolo di secondo browser più diffuso al mondo. Non riuscendo ancora ad abbattere il predominio di Internet Explorer, Google è però riuscita a strappare la medaglia d’argento dalle mani di Firefox, uno dei browser più celebri.