La storia è cominciata quando Apple ha deciso di distribuire il suo telefono cellulare solamente con un operatore mobile, il leader del mercato statunitense AT&T. L'oggetto era talmente diventato di culto e la regola era talmente stretta che la comunità smanettona non ha potuto non provvedere subito a mettere a punto un sistema di "sblocco" del telefono, denominato Jailbreak. Il sistema funzionava talmente bene che la Apple con il primo aggiornamento del telefono ha subito provveduto ad inibire lo sblocco e rendere inutilizzabili tutti quei telefoni che erano stati "liberati" illegalmente.
Da oggi però presso i soliti rivenditori è disponibile per 60 dollari SimFree v1.6, l'aggiornamento all'hack che libera l'iPhone sia nella versione aggiornata che in quella inibita da Apple. La procedura non è complessa, si tratta di installare l'applicazione e seguire le istruzioni del tutorial. Ad ogni modo chi vende lo sblocco del telefono si prodiga in avvisi che lo liberano da ogni responsabilità su eventuali danneggiamenti o malfunzionamenti del telefono o anche future azioni di Apple per svantaggiare chi abbia messo mano al firmware del telefono.
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